In questa epoca frenetica e incentrata sul lavoro il periodo della maternità molto spesso è visto come un impedimento alla produzione, un peso per la donna e un problema da gestire per il datore di lavoro.
E se ti dicessi invece che la maternità e la genitorialità sono una delle migliori scuole di formazione per cambiare in meglio il mondo del lavoro? Forse ti sorprenderà ma ci sono numerosi studi a riguardo e tante esperienze dirette di neo-mamme e genitori che possono confermare questo concetto in pieno!
Ribaltando la prospettiva, la domanda che un’azienda dovrebbe porsi non sarebbe più “Come facciamo a far sì che il congedo parentale non sia un problema per noi?” ma “Che valore porta in azienda una persona che diventa genitore?”
Ne parlano in modo molto approfondito Andrea Vitullo e Riccardo Zezza nel loro libro “MAAM. La maternità è un master”, un piccolo saggio con cui è stato amore a prima vista.
Pensa ad esempio a quel l'intramontabile binomio che all’apparenza sembra inconciliabile: essere mamma e manager. Due ruoli che molto spesso sembrano in contrasto e non è raro che una neo-mamma decida di abbandonare la carriera da manager per dare priorità alla crescita e alla cura del nascituro. A volte - e su questo i dati non sono rassicuranti - è una scelta dettata dall’impossibilità fisica o economica di gestire lavoro di cura e lavoro salariato o dal disequilibrio di ruoli all’interno della coppia.
Altre volte però capita che a dettare la scelta sia una sbagliata concezione culturale e a un certo punto della propria vita la mamma o neo-mamma si senta chiamata a scegliere: o la famiglia o la carriera.
Ti farà piacere invece sapere che è un’idea totalmente sbagliata e - al contrario - fare l’esperienza di diventare mamma o genitore può essere una vera e propria palestra in cui mettere in campo e affinare le proprie doti di leadership, gestione del tempo, degli imprevisti e delle persone, dalle più piccole alle più cresciute.
Se queste parole ti suscitano curiosità ecco per te una panoramica di tutti gli aspetti e i punti di forza che fanno di una mamma e un papà dei veri supereroi:
Saper gestire al meglio il tempo
Inutile dirlo, una mamma è spesso chiamata a gestire molte cose contemporaneamente, dividendosi tra lavoro, casa e cura dei figli. Questo allenamento alla gestione del tempo da dedicare a diverse attività, spesso con ritmi serrati, può essere utile anche nel mondo del lavoro, dove spesso ci sono molte scadenze e attività da gestire.
Saper essere flessibili
La maternità e la gestione dei figli molto spesso ti mettono alla prova nell’avere una grandissima flessibilità. Pensa ad esempio alla gestione degli imprevisti che ti costringono a fare cambi di programma. Sapere declinare questo prezioso alleato anche nel lavoro può essere di grande valore per riuscire ad adattarsi al meglio ai cambiamenti e alle sfide che si presentano.
Saper essere empatici e sensibili
Essere madre o genitore molte volte porta a sviluppare una grande sensibilità nei confronti dei bisogni dei propri figli e delle persone intorno a sé. Questa capacità è una delle leve che fanno davvero la differenza nel mondo del lavoro: essere capaci di comprendere le esigenze degli altri crea relazioni più efficaci, siano essi i propri colleghi o gli utenti alla quale ci si riferisce, come gli utilizzatori di un'app o di un servizio digitale, ad esempio.
Saper risolvere i problemi in modo creativo
Un grande classico che un genitore deve affrontare e risolvere, anche con soluzioni creative. Questa capacità di risolvere i problemi e allenare la creatività e l’intuito può essere molto utile anche nel lavoro, dove spesso ci sono problemi da risolvere e sfide da affrontare, anche con un pizzico di furbizia e creatività.
Saper resistere allo stress
La maternità per una donna è un periodo del tutto nuovo in cui rivedere le proprie priorità e il proprio stile di vita, fare delle scelte e dei sacrifici: questo può rivelarsi molto stressante, ma è proprio affrontando questa difficoltà che si sviluppa spesso una grande resistenza allo stress. Questa capacità di gestire lo stress può essere utile anche nel mondo del lavoro, dove spesso ci sono situazioni stressanti da affrontare. Ci avevi mai pensato?
Questi sono solo alcune qualità che si sviluppano, si allenano e si affinano durante la maternità e che poi diventano un bagaglio di valori e esperienze che ci arricchiscono ogni giorno e che facilmente possiamo portare in qualsiasi tipo di lavoro, sia che tu abbia il desiderio di diventare genitore o sei in quella fase della vita in cui ti stai rimettendo in gioco dopo la maternità.
Accrescere la consapevolezza e la cultura su questi aspetti all’interno di un ambiente lavorativo è fondamentale per poter migliorare sempre di più il contesto in cui lavoriamo e far comprendere alle persone intorno a noi che essere genitori è un valore, non un limite.
Un datore di lavoro o un recruiter in grado di comprendere questo concetto sarà un professionista in grado di saper ascoltare e accogliere le esigenze e i desideri di carriera di ogni genitore, specialmente di una neo-mamma che rientra a lavoro dopo la maternità.
Ci ha provato duramente ottenendo risultati sorprendenti Sonia Malaspina, HR Director per l’Italia e la Grecia in Danone. Sonia ha saputo ascoltare le paure e i desideri delle future neo-mamme creando un programma concreto di crescita e reinserimento in azienda nella fase di pre e post maternità. I risultati negli anni sono stati incredibili: in 10 anni di osservazione Sonia e l’azienda hanno constatato come in Danone la soddisfazione lavorativa è cresciuta esponenzialmente, sono aumentate le donne in posizioni manageriali, viene garantito lo stesso salario per uomini e donne, il tasso di natalità è aumentato nel tempo e tutte le mamme rientrano dal congedo.
Il piano di crescita di Sonia è diventato un caso studio e un riferimento per tante altre aziende. Sonia Malaspina ha deciso anche di scrivere un libro assieme a Marialaura Agosta, Inclusive Diversity Manager per Danone, condividendo la loro conoscenza e i brillanti risultati pubblicamente.
Il libro si chiama “Il congedo originale. Come trasformare le organizzazioni con il potere della cura”, edito da Roi Edizioni. Il saggio mira proprio a diffondere quella cultura della cura che ancora manca in azienda e il riconoscimento di una delle attività più nobili e umane, ma anche una delle più arricchenti per le persone con l’obiettivo di ottenere un cambio di paradigma sempre più solido e condiviso.
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Fonte foto copertina: Unsplash, autrice: Kelly Sikkema